Domenica la GISO eleggerà il suo prossimo presidente. La posizione di partenza è chiara: alla candidatura di sinistra di Thomas Bruchez si contrappone la candidatura di Nicola Siegrist « nel segno della continuità ».
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Domenica la GISO eleggerà il suo prossimo presidente. La posizione di partenza è chiara: alla candidatura di sinistra di Thomas Bruchez si contrappone la candidatura di Nicola Siegrist « nel segno della continuità ».
L’economia si sta riprendendo dopo lo shock del coronavirus, ma i capitalisti vogliono soprattutto continuare ad arricchirsi. Di quali rivendicazioni e di quali metodi di lotta ha bisogno il movimento operaio?
L’assemblea nazionale “I lavoratori non sono carne da macello, tenutasi ieri, 30 marzo, è stato uno straordinario successo. Vi hanno assistito, naturalmente on line, centinaia di lavoratori e di lavoratrici e decine sono stati gli interventi, tutti interessanti.
L’assemblea ha lanciato anche un appello ai lavoratori di tutto il pianeta, perché solo l’azione unitaria della classe operaia potrà sconfiggere l’emergenza sanitaria attuale e quella economica e sociale che sta irrompendo nelle nostre vite.
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria si sono succeduti i decreti del governo Conte che, uno dietro l’altro, hanno aumentato le restrizioni. Ai decreti si sono unite le ordinanze delle diverse regioni. Si è sviluppata una campagna che ha promosso il distanziamento sociale, inviti a restare a casa, hashtag e appelli.
Il distanziamento sociale necessario a contrastare la diffusione del contagio da coronavirus a cui siamo sottoposti da diverse settimane è stato promosso con campagne mediatiche che esaltano la bellezza dello stare in casa: “finalmente ci possiamo dedicare a tutto quello che non riusciamo a fare nel normale tran tran quotidiano”, leggere, fare yoga, vedersi un bel film e chi più hobby ha più ne metta…