Domenica la GISO eleggerà il suo prossimo presidente. La posizione di partenza è chiara: alla candidatura di sinistra di Thomas Bruchez si contrappone la candidatura di Nicola Siegrist « nel segno della continuità ».
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Domenica la GISO eleggerà il suo prossimo presidente. La posizione di partenza è chiara: alla candidatura di sinistra di Thomas Bruchez si contrappone la candidatura di Nicola Siegrist « nel segno della continuità ».
Condanniamo l’attacco dell’esercito russo all’Ucraina e l’atteggiamento cinico delle potenze della NATO. Le vittime della politica a sangue freddo degli stati capitalisti sono i lavoratori, gli oppressi e gli sfruttati dei diversi paesi. Quale posizione dovrebbero prendere i lavoratori e i rivoluzionari svizzeri in questo conflitto? Qual è la posizione dei marxisti?
La prima vittima della guerra è la verità. Questo è vero anche per ciò che riguarda l’intervento militare russo in Ucraina. I marxisti devono essere in grado di aprirsi un varco nella nebbia delle menzogne e della propaganda di guerra e analizzare le vere ragioni dietro il conflitto, cosa lo ha causato e i veri interessi che stanno dietro le spiegazioni e le giustificazioni delle diverse parti coinvolte. Soprattutto, dobbiamo farlo dal punto di vista degli interessi della classe operaia internazionale.
Dati trapelati rivelano che il colosso bancario svizzero Credit Suisse ha gestito per decenni i beni di criminali di tutto il mondo. Swiss Secrets” conferma la reputazione della piazza finanziaria elvetica come un rifugio per il denaro sporco degli oligarchi del mondo, dei politici corrotti e dei signori della droga.
Il mese scorso ha visto manifestazioni di massa attraversare l’Europa mentre i governi introducevano misure coercitive e discriminatorie per contenere una nuova ondata della pandemia. Sono esplose proteste in Germania, Austria, Svizzera, Repubblica Ceca, Slovacchia, Italia, Paesi Bassi, Belgio e Bulgaria, tra gli altri. Abbiamo visto sviluppi simili in altri Paesi a capitalismo avanzato, compresi gli Stati Uniti e l’Australia.